Palermo. Processo Hesperia, le richieste dei Pm. Per Luppino chiesti 20 anni
La parola ora passa alle difese con un lungo calendario di udienze, poi la sentenza
Nel processo scaturito dall'operazione antimafia Hesperia è il giorno della requisitoria e delle richieste di condanna per boss e fiancheggiatori di Mazara del Vallo, Marsala e Campobello di Mazara. La pena più severa per Francesco Luppino. Per lui la Procura di Palermo ha chiesto la condanna a 20 anni di carcere. Hesperia è l'operazione effettuata nel settembre scorso effettuata dai carabinieri del comando provinciale di Trapani.
Imputati e richieste dei Pm Francesca Dessì, Gianluca De Leo, Pierangelo Padova e Alessia Sinatra della Direzione distrettuale antimafia di Palermo.
Francesco Luppino 20 anni; Paolo Bonanno, Maazara del Vallo, 3 anni e 4 mesi; Marco Buffa, Mazara del Vallo, 17 anni e 4 mersi; Leonardo Casano, Marsala, 8 anni; Antonino Cuttone, Mazara del Vallo, 17 anni e 4 mesi; Piero Di Natale, Castelvetrano, 16 anni, Vito Gaiazzo, Mazara del Vallo, 12 anni; Girolamo Li Causi, Marsala, 5 anni e 4 mesi; Jonathan Lucchese, Palermo, 2 anni e 8 mesi; Marco Manzo, Campobello di Mazara, 2 anni e 4 mesi; Antonino Nastasi, Campobello di Mazara, 4 anni; Antonino Pace, Mazara del Vallo, 12 anni; Vincenzo Pisciotta, Mazara del Vallo, 5 anni e 4 mesi; Giuseppa Prinzivalli, Marsala, 6 anni; Francesco Pulizzi, Marsala, 3 anni e 4 mesi; Antonino Ernesto Raia, Marsala, 16 anni; Francesco Raia, 20 anni; Tiziana Rallo Marsala 12 anni; Vito Rallo, 2 anni e 4 mesi; Vincenzo Romano, Mazara del Vallo, 4 anni; Carmelo e Giuseppe Salerno, Paceco, 6 anni e 8 mesi ciascuno; Giuseppe Speciale, Partinico, 3 anni e 4 mesi; Vincenzo Spezia, Campobello di Mazara, 17 anni e 4 mesi; Francesco e Rosario Stallone, Campobello di Mazara, 3 anni e 4 mesi ciascuno; Michele Vitale, Partinico, 4 anni.
Sei le udienze dedicate alla difesa. L’ultima il 28 giugno.
L’indagine «Hesperia» è sfociata nell’arresto di 33 persone: 21 in carcere e 12 ai domiciliari. Tra loro, molti nomi noti della criminalità organizzata di Marsala, Mazara, Campobello di Mazara e Castelvetrano, ma anche diversi volti nuovi. Tra i primi, quello di Francesco Luppino, che era uscito dal carcere circa tre anni prima dopo aver scontato una lunga condanna per mafia. Secondo l’accusa, si era rimesso all’opera per ricostituire la rete di relazioni di Cosa nostra tra Campobello di Mazara, Mazara, Castelvetrano e Marsala. Le accuse a vario titolo contestate agli indagati sono associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti (nelle aste al Tribunale di Marsala), reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d’azzardo e altro, tutti aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose.
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