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Pareri Soprintendenza su arredi urbani, l'assessore Giglio smentisce Salone

21 Aprile 2016 13:44, di Niki Mazzara
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L'assessore comunale Antonino Giglio replica alle affermazioni del consigliere comunale Francesco Salone sulla questione delle autorizzazioni all'util...

L'assessore comunale Antonino Giglio replica alle affermazioni del consigliere comunale Francesco Salone sulla questione delle autorizzazioni all'utilizzo di suolo pubblico, da parte di esercizi commerciali, legate ai pareri rilasciati dalla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali trapanese. "Nel dover prendere atto del desiderio spasmodico e della necessità, da parte di taluni soggetti politici, di apparire su qualche articolo delle testate giornalistiche locali - scrive Giglio - non posso, mio malgrado, esimermi dal puntualizzare su alcune affermazioni prive di fondamento e pertanto insensate". L'assessore sottolinea di essersi attivato già diversi mesi fa, insieme al dirigente comunale del Settore ed al funzionario del Suap, attraverso un incontro sul tema con la Soprintendente e il dirigente dell'Area paesaggistica della Soprintendenza. "In tale circostanza - ricorda Giglio - si sono manifestate forti perplessità in merito all'interpretazione che era stata data della circolare n. 9 del 30/04/2015, emessa dall'Assessorato dei beni Culturali ed Ambientali della Regione Sicilia. Si è, infatti, evidenziato che l'autorizzazione paesaggistica in riferimento all'istallazione di arredo urbano legato alle attività commerciali, anche a seguito della nuova circolare assessoriale, avrebbe mantenuto la sua validità quinquennale e che il limite temporale indicato dall'Assessorato era riferito alle sole autorizzazioni paesaggistiche rilasciate per la realizzazione di strutture stagionali, ricadenti all'interno di concessioni demaniali". L'assessore riferisce di aver fatto presente - in quella riunione - l'esigenza di inviare una richiesta di chiarimenti all'Assessorato regionale di riferimento per evitare possibili criticità derivanti da una interpretazione restrittiva della circolare, "trovando piena disponibilità da parte dei miei interlocutori ad attivarsi in tal senso". Secondo Giglio le affermazioni del consigliere Francesco Salone risultano "fuori luogo ed intempestive" dato che "gli ultimi provvedimenti autorizzativi dei Beni culturali sono stati rilasciati con durata dei canonici cinque anni, così come prevede la legge". L'assessore ricorda anche di essersi fatto "promotore e proponente del Regolamento sull'arredo urbano e che proprio tale regolamento ha fortemente snellito le procedure autorizzative in questione dando agli esercenti, ad esempio, la possibilità di rinnovare i propri titoli abilitativi tramite una semplice comunicazione, nel caso di nulla mutato rispetto all'anno precedente". Giglio ribadisce l'attenzione dell'attuale amministrazione comunale "verso l'alleggerimento dei procedimenti amministrativi e la sensibilità nel venire incontro alle esigenze del cittadino, dandone una prova tangibile e non certo perdendo tempo con dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano". "Risulta poco comprensibile - conclude - che si facciano dichiarazioni senza avere conoscenza delle argomentazioni in questione, rese ancora più gravi da una evidente pigrizia nel cercare di documentarsi prima di trasmettere agli organi di stampa dichiarazioni fuorvianti e chiaramente non rispondenti alla realtà dei fatti. A conclusione, mi sia concesso di non polemizzare ma di rappresentare come il consigliere Francesco Salone, con il perseverare del suo atteggiamento ostruzionistico, non fa altro che dare ulteriore testimonianza di un modo di fare opposizione semplicemente sterile ed inefficace".

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