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Ponte Arena. La società che eseguiva i lavori minacciata di morte, va via - Trapani Oggi

Mazara del Vallo | Cronaca

Ponte Arena. La società che eseguiva i lavori minacciata di morte, va via

09 Giugno 2023 18:36, di Laura Spanò
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Minacciati anche gli operai che lavoravano sul ponte

Riapre il Ponte sul Fiume Arena a Mazara. Riapre dopo che la società METALWOOD S.r.l. - ha inviato una comunicazione al Libero Consorzio comunale di Trapani, nella quale manifesta l’intendimento di “risolvere il contratto in essere, a causa della reiterazione di gravissimi fatti intimidatori compiuti ai danni degli operai che stavano lavorando sul ponte". Ma si parla anche del danneggiamento doloso di una gru che si trovava all’interno del cantiere, andata bruciata e irreparabilmente danneggiata. "Tutto questo è stato peraltro formato oggetto di distinte denunce querele sporte alla Stazione Carabinieri di Mazara”. Insomma la società lascia i lavori per minacce di morte ricevute. Un fatto questo di una inaudita gravità. La domanda sorge spontanea - a chi può dare fastidio che un'azienda lavori in quel posto e per quale motivo?

Il ponte Arena, sul quale insistevano dei lavori di manutenzione e che di fatto sono stati sospesi senza alcun preavviso, collega le due parti della città. A dare contezza su quanto è accaduto è il Libero Consorzio, responsabile dell'infrastruttura. Dare un nome a quanto è accaduto è facile ma oggi ci limitiamo a farvi leggere la nota del Libero Consorzio.

Ecco il testo del Libero Consorzio comunale di Trapani.

“Il Libero Consorzio comunale di Trapani ha ricevuto formale comunicazione da parte del legale della società METALWOOD S.r.l. che sta eseguendo i lavori sul Ponte del Fiume Arena a Mazara del Vallo, con la quale è stato manifestato l’intendimento della ditta di risolvere il contratto in essere, a causa della reiterazione di gravissimi fatti intimidatori compiuti ai danni degli operai che stavano lavorando sul ponte nonché del danneggiamento doloso di una gru che si trovava all’interno del cantiere, andata bruciata e irreparabilmente danneggiata, che hanno formato oggetto di distinte denunce querele sporte alla Stazione Carabinieri di Mazara.

Il titolare della ditta METALWOOD, così come fa sapere l’ex Provincia, ha comunicato che di fronte a tali atti gravissimi nessuno dei dipendenti aveva più intenzione di continuare a lavorare nel cantiere edile in questione e per questo motivo si sono tutti licenziati, in quanto le gravissime minacce di morte ricevute dall’ennesimo delinquente, hanno finito per sfiancare i dipendenti non disposti a rischiare la propria incolumità per mero spirito di abnegazione, nell’assenza di qualsivoglia forma di tutela, atteso che non è la prima volta che alcuni facinorosi li hanno avvicinati sia dentro il cantiere che fuori e che che ciò sia avvenuto nonostante la presenza di una forma di vigilanza privata che si è aggiunta alle presenza saltuaria delle Forze dell’Ordine.

Nello stesso tempo il personale del Libero Consorzio presente sul Ponte di Mazara del Vallo informava l’Ufficio Tecnico che stava provvedendo a caricare tutti i macchinari su alcuni mezzi pesanti, abbandonando definitivamente tutta l’area.

Di fronte a questa imprevista situazione, il dott. Cerami ha immediatamente disposto la convocazione di un tavolo tecnico con la Ditta affidataria dei lavori, il Direttore de Lavori e il RUP per tentare di evitare l’interruzione dei lavori e trovare una soluzione per assicurare il completamento dei lavori e evitare ogni qualsivoglia pregiudizio all’Ente. Nella medesima giornata si è quindi svolto un incontro in videoconferenza nel corso del quale sono state esposte da parte dell’impresa le difficoltà oggettive che ostacolavano la prosecuzione dei lavori.

Mentre il dirigente dell’Ufficio Tecnico, sentito il Rup e la Direzione dei lavori, tenuto conto dell’assenza dei mezzi operativi sul ponte che occupavano una corsia stradale, ha proposto di consentire la circolazione sul ponte senza limitazione fino a diverse disposizioni connesse ad esigenze lavorative, dandone immediata comunicazione anche al sindaco di Mazara.

Cerami ha inoltre chiesto alla Direzione dei lavori una dettagliata relazione, che intende utilizzare a supporto dell’incontro urgente che verrà immediatamente richiesto al Prefetto di Trapani per esprimere le forti preoccupazioni da parte di un Ente pubblico che non può vedere vanificati tutti gli sforzi compiuti fin qui con l’unico obiettivo di perseguire l’interesse pubblico.

“Esprimo una certa amarezza per questo ennesimo e recente episodio, che certamente non può essere ricondotto unicamente ai disagi causati alla popolazione del quartiere di Bocca Arrena dalla presenza del cantiere per i lavori, atteso che era stata chiaramente annunciato che dopo pochi giorni (al massimo dieci) sarebbero terminati i lavori nella parte superiore del ponte che sarebbe stato completamente aperto per tutte le 24 ore, in quanto i lavori previsti per il completamento nella parte inferiore non avrebbero impedito la completa circolazione – afferma Cerami -. Auspico che dal vertice in Prefettura, con la presenza di tutti gli attori a vario titolo coinvolti, possa trovarsi la soluzione per mettere in sicurezza l’incolumità dei lavoratori e per consentire a questo LCC di Trapani di restituire alla comunità mazarese un’opera completa e sicura”.

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