"Question time" dell'UDI con i candidati a sindaco di Erice e Trapani
Un "question time" tra quasi tutti i candidati a sindaco di Trapani ed Erice e alcuni ai Consigli comunali per discutere e confrontarsi su dieci propo...
Un "question time" tra quasi tutti i candidati a sindaco di Trapani ed Erice e alcuni ai Consigli comunali per discutere e confrontarsi su dieci proposte programmatiche. L'iniziativa è della sezione trapanese dell'UDI, intitolata a Franca Rame e la cui responsabile è Valentina Colli, e si svolgerà sabato prossimo a partire dalle 17 nei locali della Chiesa Valdese in via Orlandini. A moderare l'incontro sarà la giornalista Jana Cardinale. "Ad oggi - si legge nella nota diffusa alla stampa - hanno aderito tutti i candidati ad eccezione del senatore Antonio D'Alì, non disponibile ad un incontro collegiale ma solo individuale e pubblico: è evidente che, come UDI, non possiamo e non vogliamo creare situazioni privilegiate ma garantire una par condicio a tutti i candidati. I candidati del M5S sono impegnati in una concomitante altra loro iniziativa". "Nel quadro delle trasformazioni sociali - spiega Colli - diventa per noi impellente ridefinire esplicitamente cosa sia la cittadinanza per le donne e interrogarsi su quali diritti e in quali condizioni essa possa trovare effettiva attuazione". Tra le proposte del'UDI trapanese ci sono la parità di genere nella giunta comunale, come già previsto dalla legge; un atto di indirizzo per «l'uso del genere nel linguaggio amministrativo"; il riconoscimento di cittadinanza ai minori residenti a Trapani nati in Italia da genitori stranieri, o minori residenti nel comune da almeno 5 anni; la Carta per la Mobilità umana, recentemente approvata a Palermo; dichiarare Trapani (Erice lo è già ) “Città libera dalle pubblicità lesive della dignità della donna” (come predisposto da una recente risoluzione del Parlamento Europeo; promozione di attività didattiche e sociali sulla prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, oltre il contenitore delle Pari Opportunità , in cui il Comune sia attore principale coinvolgendo associazioni e strutture accreditate sul territorio; la proposta di un atto di indirizzo per l’assegnazione di un immobile di proprietà del Comune, da destinarsi a comunità per il “Dopo di noi”; una "casa delle donne" preposta a valorizzare la politica delle donne, offrire servizi e consulenze; l'apertura di un nido nelle frazioni di Rilievo, Guarrato, Marausa, Locogrande, Fulgatore-Ummari con il recupero di strutture abbandonate; il potenziamento del Consultorio: sia a supporto delle famiglie e della genitorialità , sia di sostegno ai giovani; non ultimo, un apposito sportello che accolga le donne migranti, che hanno usi e tradizioni diversi; l’attivazione dell’Unità funzionale consultoriale; la somministrazione della Ru486 tramite il Consultorio. "Chiediamo - conclude la presidente dell'UDI Trapani - politiche di welfare che permettono alle donne di sperimentare un proprio progetto di vita e una pluralità di ruoli possono essere una condizione necessaria, anche se non sufficiente, per la rimozione delle disuguaglianze generate dalla nuova povertà , per contribuire a dare una nuova visione della città . Per prenderci cura della città ".
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