Rifiuti, il Tar esclude decadenza sindaci che non raggiungono percentuale richiesta di differenziata

I sindaci siciliani non rischiano più la decadenza se non dovessero raggiungere il 30% di raccolta differenziata dei rifiuti entro fine luglio. Il Ta...

I sindaci siciliani non rischiano più la decadenza se non dovessero raggiungere il 30% di raccolta differenziata dei rifiuti entro fine luglio. Il Tar Sicilia ha bloccato l'ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci nella parte in cui prevedeva la decadenza dei sindaci. Un'ordinanza che obbligava i Comuni non solo a raggiungere un certo livello di raccolta differenziata (praticamente impossibile nel poco tempo previsto) ma anche a stipulare accordi per il trasferimento fuori dall'Isola della quota di rifiuti differenziati che non possono andare nelle discariche. Il ricorso al Tar era stato presentato dal Comune di Palermo. I giudici hanno, comunque, confermato la validità dell'ordinanza regionale dove «impone doverosamente ai Comuni che non abbiano raggiunto la soglia di raccolta differenziata di almeno il 30 per cento di attivarsi immediatamente entro il 31 luglio 2018» e, di fatto, autorizza l'amministrazione regionale a «disporre tutte le misure ritenute più appropriate per realizzare, in sostituzione dei Comuni inadempienti, gli obiettivi perseguiti con l'ordinanza regionale». Nelle prossime ore il governo della Regione ha anticipato che adotterà tutte le misure necessarie, senza escludere la nomina dei commissari, come autorizza a fare lo stesso Tar. A Trapani - commenta avvocato Vincenzo Maltese, presidente dello Osservatorio per la legalità che ha partecipato all'incontro con l'assessore regionale Pierobon - siamo lontanissimi dalla percentuale prevista nella ordinanza del governo mentre a Castelvetrano, pur commissariata, e a Mazara del Vallo, è partita in questi giorni un piano di raccolta porta a porta"

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