Ryanair consolida i rapporti con il Vincenzo Florio
Bisogna però eliminare tassa sul turismo
Aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi e Ryanair consolidano il loro rapporto di collaborazione e la prova è stata la presenza a Marsala di Eddie Wilson, CEO della compagnia aerea irlandese.
“Averlo qui con noi non è una cosa banale”, ha sottolineato il presidente di Airgest Salvatore Ombra, nel corso della conferenza stampa tenutasi nei locali del Baglio Anselmi. Il manager marsalese è tornato a sottolineare i risultati raggiunti da Airgest negli ultimi tre anni, a fronte di una situazione che, nel 2020, lasciava pensare alla chiusura dello scalo. “E’ stato fatto un lavoro enorme affinchè quest’aeroporto riprendesse quota. Si tratta di un percorso che non era scontato, ma ci siamo riusciti”.
Si punta alla summer 2023, che per Ombra è “la più forte di sempre” e dovrebbe portare sul territorio oltre un milione di passeggeri, secondo le stime fin qui effettuate. Sullo sfondo ci sono altre sfide, per rendere il futuro del “Vincenzo Florio” ancora più solido e che passano dal risanamento del bilancio di Airgest (“l’aeroporto è ricchezza per tutti, non mi va che venga considerato un ente parassitario”) e dal potenziamento dei collegamenti intermodali, che rappresentano una delle principali criticità in Sicilia.
Con Ombra e Wilson, il direttore generale di Airgest Michele Bufo e il country manager Italia Mauro Bolla, che ha illustrato i dati sull’ulteriore crescita di Airgest dopo il Covid e dell’investimento attuato sulla Sicilia, con 106 rotte per la stagione estiva.Â
Di questi 24 su Birgi (Roma, Pisa, Pescara, Bologna, Treviso, Milano, Torino, Bordeaux, Tolosa, Siviglia, Brastislava, Varsavia, Katowice, Riga, Billund, Dusseldorf, Bruxelles, Francoforte, Baden, Londra, Manchester, Malta) con due novitĂ assolute rappresentate da Porto e Napoli.
La grande scommessa di Ryanair è un ulteriore potenziamento che, nei progetti della compagnia irlandese, vede il sistema aeroportuale siciliano in grado di competere con i numeri delle Baleari (50 milioni di passeggeri l’anno) e Malta (30 milioni).
"Un obiettivo, che si può raggiungere - come sottolineato da Wilson - riducendo i costi, partendo dall’abolizione dell’addizionale municipale che deve versare per ogni passeggero in partenza, che i vertici di Ryanair definiscono “una tassa sul turismo”, ritenendola un’anomalia rispetto agli altri Paesi europei.
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