Scommesse on line illegali in Sicilia, anche Trapani coinvolta
Maxi blitz in tutta la Sicilia in queste ore nell'ambito dell'operazione Game Over II
Maxi blitz in tutta la Sicilia in queste ore nell'ambito dell'operazione Game Over II. Scommesse on line illegali e intestazione fittizia di beni, sono le accuse contestate a 12 persone indagate dalla polizia di Palermo. In primo piano ci sono due rampanti di Cosa nostra: Antonino Fanara, boss di Passo di Rigano, il clan degli Inzerillo, di recente condannato a 11 anni e 4 mesi, dall'altro, Guglielmo Ficarra, della Noce.Â
Nell'operazione stanno operando 150 agenti impiegati nelle province di Palermo, Ragusa, Messina, Agrigento e Trapani per dare esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal giudice per le indagini preliminari di Palermo, su richiesta della “Sezione Palermo” della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura palermitana.
Secondo le indagini, i presunti componenti dell'organizzazione raccoglievano illecitamente sul territorio nazionale, anche per via telematica, scommesse di vario genere su siti internet appartenenti a società maltesi prive di concessioni in Italia da parte dei Monopoli di Stato. Per cinque indagati c'è l'aggravante di aver commesso il fatto avvalendosi della forza di intimidazione di cosa nostra.
“Per essersi associati tra loro - si legge nell'ordinanza - allo scopo di procedere sul territorio nazionale ad un’attività organizzata volta ad accettare e raccogliere, anche per via telematica, scommesse di vario genere illecitamente su siti internet appartenenti a società maltesi prive di concessioni in Italia da parte dei Monopoli di Stato, reiterando reati di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse di cui all’art. 4 c.4 bis Legge n. 401/89”, con l’aggravante, per cinque indagati, dell’art. 416 bis 1 c.p., per aver commesso il fatto avvalendosi della forza di intimidazione di cosa nostra.
Le scommesse on line sono ormai uno degli affari preferiti dai padrini, assieme al traffico di droga. Sono l'asse portante di un sistema economico criminale che ha consentito ai boss di finanziare la riorganizzazione delle famiglie.
Ogni famiglia mafiosa ha il suo insospettabile referente per il business: negli ultimi quattro anni, sono stati arrestati cinque imprenditori del settore in Sicilia. Tutti nomi di primo piano. Nel trapanese da ricordare Carlo Cattaneo, di Castelvetrano a Calogero Jonn Luppino, di Campobello di Mazara. Tutti con grandi agganci a Malta.
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