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Castelvetrano | Cronaca

Maxi frode nella ZFU di Castelvetrano, la Guardia di Finanza segnala 16 imprese

12 Settembre 2018 10:51, di Ornella Fulco
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Le ditte avevano spostato fittiziamente le loro sedi nell'area che gode di speciali agevolazioni economiche e fiscali

Avevano spostato le proprie sedi a Castelvetrano, sede di una Zona Franca Urbana, per fruire indebitamente delle agevolazioni previste per queste aree. Si tratta di 16 imprese, risultate vincitrici del bando relativo alle ZFU, individuate dai militari della locale Tenenza della Guardia di Finanza. Gli indebili risparmi di imposte altrimenti dovute al Fisco ammontano ad oltre 1 milione e 300mila euro.
Gli investigatori, dall'analisi sulle partite IVA migrate all’interno della Zona Franca Urbana di Castelvetrano, hanno accertato svariati casi di false
attestazioni e omesse comunicazioni al Ministero dello Sviluppo Economico per ottenere agevolazioni fiscali e contributive, risparmiando imposte dirette, contributi previdenziali e assistenziali e tributi locali.
Come è noto, le ZFU sono aree caratterizzate da forti disagi sociali e occupazionali, individuate dal Ministero dello Sviluppo Economico, al cui interno vengono attivati programmi di defiscalizzazione e decontribuzione proprio per incentivarne la ripresa. L’agevolazione consiste, in particolare, nella possibilità di “compensare” le imposte sui redditi, l’IRAP, i tributi locali nonché i tributi previdenziali e assistenziali, attraverso l’inserimento nel modello F24 di un apposito codice tributo (che per la Zona Franca Urbana di Castelvetrano è “Z121”).
Possono fruire del beneficio sia le piccole e micro imprese con sede operativa nella ZFU (cd. “sedentarie”), sia le piccole e micro imprese che hanno sede operativa altrove ma che producono all’interno della Zona Franca Urbana almeno il 25% del volume d’affari o, in alternativa, che ivi impieghino almeno un lavoratore dipendente.
Per quella di Castelvetrano, in particolare, sono stati stanziati oltre 8 milioni di euro.
I militari delle Fiamme Gialle hanno riscontrato un’anomala “migrazione” di imprese, provenienti anche dai comuni limitrofi, nella ZFU di Castelvetrano. Ciò ha consentito di individuane 16 che avevano dichiarato sedi fittizie per raggirare il Fisco, come avviene per coloro che dichiarano residenze fittizie nei cosiddetti “paradisi fiscali”.
Al posto delle sedi dichiarate, i finanzieri hanno trovato abitazioni private, residenze di parenti o di persone compiacenti degli stessi imprenditori, meri recapiti postali, fabbricati non più agibili, vecchie sedi di imprese ormai dismesse, locali vuoti dove erano concentrate più sedi fittizie di imprese, tutte indebite beneficiarie dell’agevolazione.
A conclusione delle attività investigative, sono state segnalate al Ministero dello Sviluppo Economico agevolazioni da revocare per complessivi 1.312.412 euro.
Di questi, 568.851 euro  sono già stati utilizzati in compensazione dalle 16 imprese segnalate e dovranno essere recuperati, mentre la restante parte sarà bloccata e reimpiegata, con successivi bandi, nelle stesse aree depresse a vantaggio delle imprese realmente operative all’interno della ZFU di Castelvetrano.
 

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