Tribunale del Riesame operazione Aspide: domiciliari per Oddo e Messina

Tornano liberi alcuni degli indagati

Gioacchino Oddo ex direttore sanitario dell’Asp di Trapani e Maria Pia Messina, dirigente del provveditorato della stessa Asp vanno ai domiciliari. E' quanto disposto dal tribunale del Riesame di Palermo. Oddo e Messina erano finiti in carcere nell'ambito dell'operazione "Aspide" coordinata dalla Procura di Trapani e portata a termine dopo un anno di indagini dalla guardia di finanza del comando provinciale. L'inchiesta era legata a vicende di corruzione che hanno avuto come scenario l'azienda sanitaria del capoluogo trapanese. Tredici gli indagati.
Lasciano i domiciliari a seguito di pronuncia sempre dei giudici del riesame, l’imprenditore Giovanni Fullone Iacono, al quale è contestato il reato di corruzione e l’ingegnere Antonella Federico, funzionaria dell’asp, indagata per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e frode.
Revocata la misura cautelare (divieto di dimora nei Comuni di Trapani ed Erice), e quindi tornano liberi sono: Nicola Ganci, funzionario Asp e l'ex vice direttore sanitario dell'Asp e primario ospedaliero Carlo Gianformaggio, indagati per favoreggiamento.
Rimangono ai domiciliari: l'ex manager dell'Asp di Trapani Fabio Damiani, il dirigente coordinatore sanitario Antonio Sparaco e Anna Lisa Bianco, dipendente Asp, presidente del Consiglio comunale di Trapani, anche lei sospesa dal prefetto.
Intanto si è dimesso da Consigliere e da Presidente Commissione Albo Odontoiatri, il dottor Alberto Adragna (anche lui coinvolto nell'inchiesta Aspide). A darne notizia il Presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Trapani, Vito Barraco: “Al dottor Adragna questo Ordine augura di potersi affrancare nel più breve tempo possibile dalle accuse mossegli”.

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