Trapani Oggi

Alcamo. Una diagnosi errata, medici e infermieri condannati a due anni di reclusione - Trapani Oggi

Alcamo | Cronaca

Alcamo. Una diagnosi errata, medici e infermieri condannati a due anni di reclusione

01 Gennaio 2024 07:21, di Redazione
visite 2196

I due medici e i due infermieri all'epoca erano in servizio presso la guardia medica e pronto soccorso dell'ospedale di Alcamo, finirono sotto processo

"Per colpa, negligenza e imprudenza" due medici, una in servizio alla guardia medica, e una all’epoca dei fatti al pronto soccorso dell’ospedale di Alcamo, sono stati condannati a due anni di reclusione. Stessa pena per le stesse accuse per due infermieri del pronto soccorso ora in pensione. Si tratta dei medici Liberia Maltese e Paola Ferrara e degli infermieri Filippo Amorello e Giuseppina Maria Santoro. Il pm, aveva chiesto tre anni e mezzo. Gli imputati dovranno pagare anche le spese processuali mentre in sede civile sarà stabilito il risarcimento per i familiari: marito, figlia e una sorella costituitasi parte civile. Parte civili anche l’associazione Defensio e l’Osservatorio dei diritti violati.

La vicenda risale al 25 gennaio del 2017 ad Alcamo. Alla donna venne diagnosticata una cefalea mentre invece sarebbe stata affetta da idrocefalo acuto. Prima l'arrivo al pronto soccorso di Alcamo e trasferimento alla guardia medica, poi di nuovo al pronto soccorso. La prima diagnosi cefalea poi la convinzione che si tratti anche di uno stato depressivo. La richiesta di una visita specialistica con lo psichiatra del San Vito e Santo Spirito e la scoperta che è qualcosa di molto più grave. A quel punto il trasferimento in ambulanza all’ospedale Villa Sofia di Palermo. Ma erano trascorsi quasi tredici ore da quando Francesca Milazzo, sposata e madre, nelle prime ore del mattino del 25 gennaio 2017 era stata accompagnata dal marito all’ospedale. Ore decisive per la sorte della donna.

Per questa vicenda i quattro operatori sanitari, in servizio presso la guardia medica e pronto soccorso dell’ospedale di Alcamo, finirono sotto processo. Savio Daniele Calandrino marito della donna, si costituì parte civile affidando la difesa agli avvocati Baldassare Lauria e Laura Ancona.

© Riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare
Altre Notizie