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La città dice addio a Giorgio Grammatico [FOTO e VIDEO]

28 Marzo 2018 17:34, di Ornella Fulco
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Prima il mesto viavai alla camera ardente allestita nella sede del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani, poi il corteo funebre fino al ...

Prima il mesto viavai alla camera ardente allestita nella sede del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani, poi il corteo funebre fino al Santuario della Madonna dove il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, ha celebrato le esequie. Così Trapani ha dato l'addio al 37enne Giorgio Grammatico, il vigile del fuoco morto nell'esplosione di una palazzina a Catania lo scorso 20 marzo. Era giunto sul posto insieme ai compagni dopo la segnalazione di una fuga di gas. Sulla vicenda, nella quale sono deceduti un altro vigile del fuoco, il 40enne catanese Dario Ambiamonte, e il 75enne Giuseppe Longo, che nell'immobile abitava e aveva bottega, la Procura di Catania ha aperto un'indagine. La salma di Giorgio Grammatico era arrivata in città ieri sera, dopo che lunedì scorso era stata effettuata l'autopsia, ed è rimasta fino alle 13 di stamane nella sede dei Vigili del Fuoco. Poi la bara, avvolta nel Tricolore, è stata sistemata su un'autoscala e, accompagnata dal suono delle sirene, è stata trasportata in chiesa. Almeno  un migliaio le persone che hanno assistito al funerale. Tra i presenti anche un gruppo di ultras del Trapani Calcio - che hanno issato uno striscione - le massime autorità civili e militari della provincia di Trapani, sindaci e i vertici nazionali e regionali del Corpo, Gioacchino Giomi e Marco Cavriani. Bandiere a mezz'asta nel territorio comunale di Erice, dove la sindaca Daniela Toscano ha proclamato il lutto cittadino. "Oggi è un giorno triste non solo per noi ma per l'Italia intera - ha detto un vigile del fuoco prima che iniziasse la celebrazione - ma ci piace pensare che Giorgio e Dario siano qui, in mezzo a noi. La loro morte non è una sconfitta ma un nuovo inizio. Adesso sono nelle braccia del Signore, il loro - dare la vita per salvarne altre - è un gesto di santità". "Consegnamo Giorgio alla madre dei dolori, alla madre del Redentore, la Madonna, di cui era tanto devoto - ha detto il vescovo Fragnelli - e a Gesù di cui celebriamo l’atto supremo di sacrificio sulla croce. Pensiamo al giovane Giorgio e a tutti gli atleti che hanno giocato e giocano la partita della vita scendendo in campo con un segno di croce, magari frettoloso, ma desiderosi di puntare alla vittoria con un aiuto che viene solo dall’alto. Anche Giorgio ha puntato alla vittoria. I docenti e i colleghi dello sport lo ricordano così, appassionato nel giocare la partita della vita. Pensiamo a Giorgio adulto – ha continuato -  che ha abbracciato un lavoro bello e difficile insieme, quello del vigile del fuoco. Èentrato in un’altra squadra, fatta di tanti colleghi, anziani e non, che in tutte le ore del giorno e della notte si misurano con il grido di aiuto che può arrivare da ogni parte della società. Una squadra che ha apprezzato la sua tempra di lavoratore. Me lo immagino coraggioso e generoso, con la capacità di accorrere anche in questo vastissimo campo della vita sociale. La testimonianza di Giorgio e del suo collega Dario - ha concluso il vescovo - ci rimangono nel cuore per sempre e ci impegnano a vivere una vita diversa, una vita da risorti, nella famiglia e nel lavoro. Ogni giorno”. Poi le testimonianze della delegata CONI di Trapani, Elena Avellone, e del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Giuseppe Merendino, che hanno sottolineato le doti umane, oltre che professionali di Grammatico. Il feretro è stato condotto a spalla da amici e tifosi fuori dal Santuario. Giorgio Grammatico sarà sepolto nella tomba di famiglia nel Cimitero comunale di Trapani. [metaslider id="121396"]

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