Maltrattamenti in famiglia. Un arresto e un divieto di avvicinamento

Riguardano un giovane ed una donna di 48 anni

I Carabinieri della Stazione di Valderice hanno arrestato in flagranza un giovane, per il reato di maltrattamenti in famiglia in danno dei genitori con i quali viveva.I Militari dell’Arma, sono giunti nell'abitazione del giovane dopo la richiesta di intervento da parte della madre. Giunti sul posto i carabinieri hanno accertato che poco prima la stessa era stata strattonata e minacciata di morte dall'indagato. Il giovane voleva denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.
Scattata la ricerca il giovane è stato rintracciato e bloccato mentre si trovava in macchina. Dopo una perquisizione personale veniva trovato in possesso di amfetamina, sottoposta a sequestro. Era ormai era da tempo che il giovane assumeva questo tipo di atteggiamento violenti, costituito da minacce percosse e vessazioni, nei confronti dei genitori, tanto da procurare nelle vittime un perdurante stato di ansia e agitazione. Il giovane, è stato tradotto presso la casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Ancora per lo stesso reato, un altro provvedimento, emesso dal Tribunale di Trapani è stato notificato ad una donna di 48 anni dai Carabinieri della Stazione di Paceco. I militari dell’Arma hanno sottoposto la donna alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Il provvedimento scaturisce dalle risultanze investigative raccolte dai militari dell'arma che hanno evidenziato ripetuti maltrattamenti e ingiurie da parte della donna nei confronti dell’anziana madre, che ha trovato finalmente il coraggio di confidare al Comandante di Stazione le paure ed il timore con cui era costretta a convivere a causa di questi atteggiamenti violenti tanto da temere per la propria incolumità.
Rimane sempre alta l’attenzione dei Carabinieri nei confronti di questa tipologia di reati che si conferma in netta crescita nell’ultimo periodo come in crescita fortunatamente è il numero delle persone che si rivolgono all’Arma dei Carabinieri denunciando le violenze, permettendo così di intervenire limitando conseguenze peggiori.

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