Operazione Ruina. I Pm chiedono 20 anni di carcere per il boss Nicolò Pidone
L'operazione effettuata a dicembre dello scorso anno a Calatafimi disarticolò la locale famiglia mafiosa
Sono pesanti
le richieste dei Pm per alcuni gli imputati arrestati nel corso dell’operazione antimafia portata a termine dalla squadra mobile di Trapani denominata “Ruina” che a dicembre dello scorso disarticolò la famiglia mafiosa di Calatafimi Segesta.
I pm
Dott. Padova e Dott.ssa Dessì, nel corso della scorsa udienza preliminare presieduta dal Dott. Paolo Magri presso il Tribunale di Palermo, hanno chiesto le condanne per alcuni degli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Nello specifico son stati chiesti: 20 anni per Nicolò Pidone, considerato dagli investigatori, al vertice della famiglia mafiosa di Calatafimi, 10 anni e 8 mesi per Gaetano Placenza, 2 anni e 8 mesi per Ludovico Chiapponello, 12 anni per Andrea Ingraldo, 14 anni e 8 mesi per Rosario Tommaso Leo, 1 anno per Vincenzo Ruggirello, 3 anni e 4 mesi per Domencio Simone.
Nella stessa udienza hanno concluso le parti civili costituire. Per gli altri indagati, tra cui l’ex Sindaco Antonino Accardo si procederà separatamente. Nel frattempo a Trapani è iniziato il processo per gli imputati che hanno scelto il rito ordinario.
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