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Cronaca

Quel bando truccato per favorire Guarnotta

24 Gennaio 2024 18:56, di
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Il suo ruolo di amministratore unico della società, infatti, era scaduto

L’ingegnere Carlo Guarnotta doveva diventare a tutti costi direttore generale della Trapani servizi.  Il suo ruolo di amministratore unico della società, infatti, era scaduto.  Lo volevano come dirigente tecnico al Comune, ma lui preferiva la Trapani servizi: “Mi vogliono fortemente là, io sinceramente tra là a qua preferisco qua”. E così è stato. C’era l’accordo tra dirigenti – sostengono gli inquirenti - e c’era anche la benedizione di Dario Safina, deputato regionale, che all’epoca dei fatti ricopriva l’incarico di assessore comunale ai Lavori pubblici.   E’ quanto emerge dalle carte dell’inchiesta dei carabinieri culminata, questa mattina, nell’arresto del parlamentare del Pd – nel pomeriggio si è autosospeso dal Partito -  e nell’iscrizione del registro degli indagati dei vertici della società che si occupa della raccolta  dei rifiuti. Uno è proprio Carlo Guarnotta.  L’altro, invece, è Giuseppe Ullo, direttore amministrativo della Trapani servizi.  Il primo bando, fatto per favorire Carlo Guarnotta, era, però,  troppo palese. Andava, pertanto, cambiato per non destare sospetti.   

Ed infatti  l'avviso per la selezione di un direttore generale pubblicato, il 24 dicembre del 2020, nel sito del Comune di Trapani e in quello della Trapani servizi, quatto giorni dopo veniva revocato. A spiegare il motivo di questa decisione a Carlo Guarnotta,  l'avvocato Girolamo Spezia, che nel frattempo era stato nominato nuovo presidente del Cda della  Trapani servizi. Ignorando delle “cimici” collocate nell'ufficio di Guarnotta, l'avvocato dice: “per stare tranquilli tutti”. 
Già il sindaco Giacomo Tranchida aveva manifestato le proprie perplessità: il bando, infatti, sembrava ritagliato sulla figura professionale di Guarnotta, facendo fuori di fatto gli altri candidati. 

E lo stesso Girolamo Spezia, - emerge da una intercettazione  -  a rivelarlo alla componente del Cda Marilena Ciotta. Alla donna il presidente confidava di aver raccolto le preoccupazioni di Giacomo Tranchida: “Domenica mi ha chiamato il sindaco perchè ha letto il bando del direttore generale, dice: attenzione non vorrei che sia... mi sembra stampato. Gli ho detto io noi abbiamo trovato questa procedura iniziata”.
Ed in effetti rivedendo il bando, i due interlocutori rilevavano alcuni aspetti che avrebbero favorito Guarnotta: “Facendo il calcolo di Carlo, lui è già dentro con trentotto punti senza mettere altro”. Il bando andava, quindi, annullato. Nella redazione, come dicono Spezia e Ciotta, erano intervenuti più soggetti. E citano, in particolare, l'ingegnere Rosario Bellofiore e Dario Safina, all'epoca dei fatti assessore comunale ai Lavori Pubblici. Dice Spezia: “Ci hanno messo mani tutti...questo Bellofiore, lui, l'altro, poi lo ha visto Dario che ha fatto delle variazioni”. Si lamentavano, poi, del “controllo analogo” che avrebbe omesso ogni iniziativa di fronte ad un bando di gara redatto per favorire Guarnotta. Assai significative le affermazioni di Ciotta: “Ci dobbiamo fidare di meno di questo controllo analogo... ci hanno dato un pacchetto preconfezionato”. Poi  Ciotta fa una ammissione: “Noi lo avevamo notato veramente”.

Il 28 dicembre del 2020, il Consiglio di amministrazione annullava il bando di gara. 
Che era truccato si evince, soprattutto, da un elemento: tra i requisiti di ammissione, infatti, era prevista la comprovata esperienza lavorativa, almeno triennale, con qualifica di direttore generale o amministratore in società a totale partecipazione pubblica”.
Trapani servizi è società a partecipazione interamente pubblica con socio unico il Comune di Trapani. Guarnotta ne è stato consigliere di amministrazione, poi amministratore delegato ed, infine, amministratore unico con mandato fino al novembre del 2020.

Viene poi pubblicato un secondo bando con l'obiettivo, però, di favorire sempre Guarnotta. L'unica modifica apportata, infatti, è stata l'estensione della possibilità di partecipazione a soggetti con esperienze dirigenziali anche nel settore privato il cui eventuale intervento venne però neutralizzato dalla previsione di un punteggio ingiustificatamente di molto inferiore: 5 punti anziché otto per ogni anno il che, di fatto, avrebbe vanificato la possibilità di vittoria dei candidati provenienti dal privato. E a vincere il concorso è stato proprio Carlo  Guarnotta

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