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L'inchiesta dei carabinieri scatta dopo l'incendio nell'impianto di raccolta rifiuti - Trapani Oggi

Trapani | Cronaca

L'inchiesta dei carabinieri scatta dopo l'incendio nell'impianto di raccolta rifiuti

24 Gennaio 2024 13:05, di Laura Spanò
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Intercettando alcuni degli indagati si scopre tutta a vicenda

Una inchiesta quella di stamane che ha portato ai domiciliari l'ex assessore comunale ed oggi deputato regionale del PD, Dario Safina, accusato di corruzione, turbativa d'asta e e rivelazione di notizie riservate, che scatta nel settembre 2020, dopo l’incendio che si era verificato qualche giorno prima, il 29 agosto, nell'impianto di raccolta dei rifiuti della Trapani Servizi spa.

L'inchiesta ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex direttore generale della Trapani e Servizi Carlo Guarnotta, dell’ex direttore amministrativo della società Giuseppe Ullo, del consulente Rosario Bellofiore, del manager Christian Valerio e della società City Green Light.

Fu la natura dolosa di quell'incendio a spingere i carabinieri ad effettuare una serie di intercettazioni a carico dell’amministratore unico pro tempore della società comunale che gestisce i rifiuti Carlo Guarnotta e di alcuni dipendenti della municipalizzata che lavoravano all’impianto.

Nel corso delle indagini gli investigatori dell'arma avrebbero accertato tra l’altro, che per favorire
la nomina di Guarnotta a direttore generale dopo la sua decadenza dalla carica per l’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione, sarebbe stato predisposto un concorso truccato. Per aiutare Guarnotta l’avviso per la selezione del direttore sarebbe stato fatto da Bellofiore su misura, attraverso l'inserimento di una serie di requisiti che solo il concorrente favorito aveva. Il bando che prevedeva ad esempio che il direttore avesse lavorato almeno per tre anni come dirigente di
imprese pubbliche o partecipate con almeno 110 dipendenti (la Trapani e Servizi ne aveva allora 126) era perfezionato in modo tale che solo Guarnotta avrebbe potuto vincere. Alla combine avrebbe partecipato anche l’allora direttore amministrativo Ullo. In cambio dell’aiuto Guarnotta avrebbe promesso a Rosario Bellofiore, ex consulente della società, la conferma dell’incarico nonostante il parere negativo del cda.

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