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Trapani | Cronaca

Rogo Serraino Vulpitta, una tragedia dimenticata

29 Dicembre 2020 13:35, di Laura Spanò
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Sei migranti morirono

Sono ormai trascorsi 21 anni da quel 28 dicembre del 1999 quando una tragedia travolse la cittĂ  di Trapani.
Quella sera presso il centro Serraino-Vulpitta di Trapani scoppiò un incendio in cui morirono sei migranti. Iniziò tutto poco dopo mezzanotte tra il 28 ed il 29 dicembre del 1999, all’interno del centro di permanenza temporanea per extracomunitari “Serraino Vulpitta” di Trapani, primo centro di accoglienza in Italia inaugurato dall'allora Ministro Napolitano dopo un tentativo di fuga, dodici immigrati vennero rinchiusi in una cella, bloccata dall’esterno con una sbarra di ferro. Uno di loro diede fuoco ai materassi nel tentativo di farsi aprire la porta.

Fu l’inferno. Nel rogo morirono bruciati vivi, tre immigrati tunisini; altri tre moriranno nei mesi successivi in ospedale a causa delle gravissime ustioni riportate. Quando la polizia riuscì ad entrare, tre giovani extracomunitari tunisini, erano già morti a causa dell’incendio mentre altri tre, gravemente ustionati, morirono nei mesi successivi all’ospedale Civico di Palermo.
Tredici tra poliziotti e carabinieri finirono all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani a causa dell’intossicazione causata dal fumo. Le sei vittime che morirono in quel tragico giorno: Rabah, Nashreddine, Jamal, Ramsi, Lofti e Nasin.

Il processo iniziato nel 2001, a carico dell’ex Prefetto di Trapani Leonardo Cerenzia, imputato di omicidio colposo plurimo, si è poi concluso con l’assoluzione, confermata nel 2005 da una sentenza della Corte di Appello di Palermo...




 

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