Sequestrato un laboratorio elettromedicale di medicina estetica nel trapanese
L'attività è stata svolta dai Nas
Sottoposto a sequestro probatorio dopo una ispezione del Nas di Palermo, un dispositivo elettromedicale di medicina estetica per le attività mediche di radiofrequenza ed elettroporazione, del valore commerciale di euro 40.000, rinvenuto presso un ambulatorio odontoiatrico ubicato nella provincia di Trapani.
Nel medesimo contesto sono stati deferiti in stato di libertà due odontoiatri.
Uno dei due titolare dell’attività in argomento, responsabili, a vario titolo, di aver esercitato la professione di medico chirurgo, praticando trattamenti medico–estetici, in assenza del titolo abilitante nonché di aver consentito lo svolgimento di detti trattamenti in assenza di autorizzazione, esponendo ingiustificatamente i relativi pazienti a radiazione ionizzanti senza averne documentato le esigenze ed i vantaggi diagnostici o terapeutici, né averli preventivamente informati circa i rischi/benefici connessi alla dose di radiazione dovuta all’esposizione medica.
L'attività estesa a livello nazionale nasce dopo i recenti episodi di cronaca di interventi di chirurgia estetica effettuati da personale non qualificato che, per soli fini di lucro, eseguono pratiche riservate esclusivamente ai medici, sottovalutando le gravi conseguenze che possono derivare da prestazioni eseguite in assenza di adeguata preparazione professionale, con apparecchiatura non idonea e in locali carenti dei minimi requisiti sanitari e strutturali, hanno portato i Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, a condurre una campagna di controllo, su tutto il territorio nazionale, finalizzata alla verifica della corretta erogazioni delle prestazioni di medicina estetica.
I controlli sono stati indirizzati a verificare l’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, la sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, il possesso delle previste autorizzazioni, la presenza di qualifiche professionali, con particolare riguardo all’applicazione di filler, impianti cutanei ed altre procedure tra cui anche i trattamenti mediante il fattore di crescita PRP (plasma ricco di piastrine) per la biorivitalizzazione della pelle, tutte pratiche che per loro natura sono le più soggette ad essere eseguite abusivamente.
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