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Erice | Cronaca

Un caso di scabbia in una scuola del Trapanese

24 Novembre 2018 14:54, di Ornella Fulco
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stato segnalato all'Asp dalla dirigente dell'Istituto comprensivo "Pagoto"

Individuato un caso di scabbia tra gli alunni che frequentano la quarta classe del plesso “Walt Disney” dell'Istituto comprensivo "Pagoto" di Casa Santa, Erice. 
Come prevede la normativa vigente, trattandosi di una malattia infettiva, dopo la diagnosi di un medico dermatologo, stato segnalato dalla dirigente scolastica Giorgina Gennuso ai competenti uffici della Asp.
"Nell'attesa delle indicazioni che verranno fornite - si legge nella nota a sua firma - sono state diramate urgenti e precise disposizioni al personale della scuola e ai genitori interessati". Non risultano essere stati segnalati altri casi ma si suggerisce, comunque, alle famiglie, in presenza di sintomi "sospetti", di recarsi dal proprio medico curante o dal medico pediatra o direttamente da uno specialista in Dermatologia. 
Pulizie approfondite e idonee al mantenimento  delle condizioni igieniche nei locali della scuola sono state già disposte. Ulteriori eventuali sviluppi saranno opportunamente comunicati dalla scuola alle famiglie e al personale.

Secondo notizie al momento non confermate  ci sarebbe un secondo caso in un'altra classe - una seconda - dello stesso plesso la cui certificazione dovrebbe essere presentata alla dirigente scolastica lunedì prossimo.

La scabbia è una malattia contagiosa della pelle, causata da un parassita molto piccolo e, di solito, non direttamente visibile. Si contagia quasi sempre per contatto prolungato tra persone (ad esempio che condividono lo stesso letto o gli stessi indumenti). Il contagio indiretto è raro e può avvenire attraverso il passaggio dell’acaro alla biancheria e lenzuola se sono stati contaminati da poco dal malato; gli acari, lontano dall’ospite umano, possono vivere oltre le 72 ore.

Una caratteristica fondamentale che rende la scabbia molto riconoscibile sono le lesioni che si formano sulla pelle, chiamate cunicoli scabbiosi: una sorta di microscopiche gallerie di circa 2-3 millimetri e di colore biancastro che servono ai parassiti femmine per deporre le uova. Le larve attive emergono dopo 3-4 giorni e invadono la pelle circostante.

L’infestazione dell’acaro della scabbia si manifesta con eruzioni cutanee che danno prurito per la  reazione allergica determinata dall’assorbimento degli escrementi degli acari nei capillari della pelle. Il prurito è generalizzato e avvertito specialmente di notte.

Il rash cutaneo e le gallerie degli acari compaiono soprattutto in alcune zone: tra le dita, sui polsi e sui gomiti, ma possono essere anche sui piedi, sulle caviglie, sui genitali (nei maschi), sui capezzoli e sul palmo delle mani. La scabbia si cura con certo numero di farmaci - da applicare sulla pelle o da assumere per via sistemica - che risultano efficaci per guarire definitivamente. Il trattamento, spesso, coinvolge tutta la famiglia o la comunità di appartenenza per prevenire una nuova infezione.

La scabbia è presente in tutto il mondo e colpisce persone di tutti i livelli socio-economici, senza distinzione di età, sesso o provenienza.

Consigli utili nelle abitazioni: lavare ad alta temperatura tutta la biancheria, i tappeti, i copridivani, le lenzuola, i coprimaterasso e le federe dei cuscini; lavare ad alta temperatura tutti i capi di vestiario, compresi asciugamani e accappatoi; chiudere ermeticamente in un sacco di plastica i materassi per alcuni giorni; eseguire un’accurata pulizia della casa.

Sulla vicenda interviene la sindaca di Erice Daniela Toscano: "Già lunedì mattina saranno effettuate da parte del medico scolastico dell’Asp le opportune verifiche e si valuteranno, se del caso, le ulteriori misure di profilassi da adottare in aggiunta a quelle già disposte con immediatezza dalla drigente scolastica che, nello specifico, ha disposto la realizzazione di pulizie approfondite ed idonee al mantenimento delle necessarie condizioni igieniche".
 

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