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Alternative al fumo tradizionale: i dispositivi scalda stick

21 Aprile 2024 19:05, di Eros Santoni
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Stabilmente sul mercato ormai da diversi anni, i dispositivi scalda stick o più comunemente noti a tabacco scaldato rappresentano una valida alternativa alle sigarette (e, più in generale, ai lavorati a base di tabacco da bruciare) nonché alle e-cig (le sigarette elettroniche)

In particolare, i riscaldatori di tabacco presentano caratteristiche tecniche e funzionali che ne fanno un prodotto a sé stante: vediamo, di seguito, tutto quello che c’è da sapere in merito.
Cos’è un dispositivo ‘scalda stick? In linea di massima, un dispositivo scalda stick è un dispositivo elettronico a batteria. Il suo funzionamento è piuttosto semplice: produce un vapore contenente nicotina attraverso il riscaldamento di una miscela confezionata in stick monouso, disponibili anche alle erbe in alternativa al tabacco. Nonostante le elevate temperature sviluppate da questo genere di dispositivi (poco meno di 300°), il tabacco o le erbe non vengono bruciati: ragion per cui si parla di “scalda stick”. Anche per questo, in ambito commerciale, si è soliti indicare i riscaldatori mediante la sigla HP (Heated Products).

Come funziona un HP In commercio sono disponibili vari tipi di dispositivi scalda stick; la maggior parte di essi utilizza un sistema di riscaldamento interno, alimentato da una batteria agli ioni di litio. Dal punto di vista strettamente tecnologico, è possibile distinguere due tipologie di HP:
- i dispositivi a riscaldamento resistivo;
- i dispositivi a riscaldamento induttivo.
I primi sviluppano il calore necessario a scaldare la miscela facendo ricorso al principio della resistenza elettrica. In particolare, utilizzano un elemento fatto di materiale conduttore (la ‘resistenza’ vera e propria) che, quando viene attraversato dalla corrente elettrica si surriscalda, per una sorta di ‘effetto-attrito’. Il calore così prodotto si propaga all’interno della camera di riscaldamento, ossia lo slot di cui è dotato il device per consentire l’inserimento della miscela di tabacco.

I riscaldatori che, invece, sono dotati di un sistema induttivo (Induction Heating Technology) fanno leva sul principio del riscaldamento per induzione. A tale scopo, presentano una bobina metallica avvolta attorno alla camera in cui l’utilizzatore inserisce lo stick di tabacco o erbe. Scorrendo all’interno della bobina, la corrente elettrica genera un (leggero) campo elettromagnetico per effetto del quale si genera il calore che scalda lo stick. Questa tecnologia viene impiegata, ad esempio, da BAT Italia nei riscaldatori a marchio glo™, inclusi quelli di più recente generazione come glo™ HYPER PRO e glo™ HYPER AIR"  che, come anche i modelli precedenti, scaldano sia stick di tabacco che stick alle erbe (fatti con un substrato vegetale di Rooibos arricchito con nicotina).

HP, e-cig e fumo tradizionale: analogie e differenze Sia gli HP che le e-cig, presentano affinità e differenze con i prodotti a base di tabacco da bruciare benché, nella sostanza, siano molto diversi.
I riscaldatori, ad esempio, scaldano stick di vero tabacco o erbe, ma con una sostanziale differenza rispetto alle sigarette tradizionali: negli HP il tabacco o le erbe non bruciano, mentre nelle sigarette viene consumato tramite combustione.
Le sigarette elettroniche, invece, non contengono tabacco, in nessuna forma. Le e-cig sono dispositivi di vaporizzazione: utilizzano un atomizzatore interno per produrre un aerosol a partire da una soluzione liquida. Quest'ultima contiene varie sostanze (inclusi la glicerina vegetale, il glicerolo o il glicole propilenico), aromi fruttati o fragranze mentolate, e quantità variabili di nicotina.
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18+ Only. Prodotto destinato esclusivamente a fumatori adulti. Questo prodotto non è privo di rischi e contiene nicotina, sostanza che crea dipendenza.

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