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Le "infedeli" controbacchettano Tranchida

11 Ottobre 2021 15:07, di
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Nota delle consigliere "ingenue, ignoranti, superficiali politicamente"

“Caro Sindaco, le quattro consigliere che lei ha etichettato ingenue, ignoranti, superficiali politicamente, forse l’altra sera lo sono state ma, vede, la politica non sempre può essere mossa da strategie, tatticismi, contrapposizioni,  a volte, se il momento lo richiede, deve essere fatta di cuore e anima. Questo è il caso” . Così Laura Genco, Giulia Passalacqua, Annalisa Bianco e Grazia Spada, replicano al sindaco di Trapani Giacomo Tranchida che le aveva bacchettato in quanto “infedeli” che si erano alleate con l'Opposizione in merito alla vicenda del servizio di assistenza igienico-sanitaria per gli alunni disabili.
“Un problema così grave – scrivono - non può lasciarci inermi, deve farci sbattere i pugni, deve portarci tutti a trovare una soluzione con ogni modo e mezzo poiché si tratta di bambini ai quali viene negata un’assistenza adeguata e spesso la possibilità di andare a scuola. In alcune occasioni – aggiungono - l’abbiamo vista lottare ed andare contro qualsiasi cosa se lo riteneva giusto. Bene,  questo le chiediamo adesso, infrangere ogni muro, ogni barriera, per mettere fine a questa triste vicenda. Questo la nostra firma a quel documento voleva significare.” Poi rimandano le accuse al mittente: 
“Nessuna deficienza cognitiva; il testo lo abbiamo letto, lo abbiamo compreso e sì, lo abbiamo firmato perché riteniamo corretto prendere urgentemente provvedimenti. Poco importa che sia la Regione, lo Stato, l'Asp, o che siano i Comuni a provvedere, purché si risolva al più presto il problema per consentire a questi bambini e alle loro famiglie di esigere diritti irrinunciabili sanciti dalla nostra Costituzione. Comprendiamo – concludono - anche che la nostra firma è stata strumentalizzata da una maldestra opposizione capace solo di cogliere l’occasione per attaccare i consiglieri di maggioranza che in tutta buona fede avevano aderito all'accorata richiesta d’intervento. Per finire ribadiamo che abbiamo aderito ad un programma, nel quale tra l’altro si pone molta attenzione all’inclusione e al miglioramento dei servizi per i disabili, e questo porteremo avanti con la stessa coerenza che ci ha contraddistinto in questi tre anni”.

Il sindaco, puntualmente, ribatte e torna a sostenere, legittimamente, la correttezza del suo operato.

Tra quello che ha detto " Non sarò certamente proprio un saggio, ma i poteri forti - così come il levar di voci e piazze - non mi hanno mai oltremodo intimorito anzi, proprio davanti alle ingiustizie (anche del sistema statale), magari per quieto vivere, non mi sono mai tirato indietro e non intendo farlo neanche adesso, mettendoci la faccia. E adesso, a dare ragione ai saggi del diritto (uffici competenti e legale comunale, consulenti Miur ed Anci) circa la valenza del parere CGA per la Regione Siciliana n. 11 dell'8 maggio 2020, pervengono a mia conoscenza anche alcune sentenze del giudice amministrativo in sede giurisdizionale che si adeguano al superiore "parere". Altresì, in tali sentenze non si fa distinzione tra assistenza di base e assistenza igienico personale specialistica, ma si fa riferimento solo al servizio di assistenza igienico personale (chiarendo oltremodo che insiste in capo al sistema scolastico statale, diversamente dal servizio di assistenza alla comunicazione che permane in capo agli Enti locali) <-> allegate sentenze TAR Catania pubblicate 23.11.2020 e 02.03.2021. Non sarò certamente proprio un saggio e non sto qui a sottolineare vittoria rimarcando di essere nel giusto, ma mi rivolgo agli .. STOLTI ?" E li indica nei  Consiglieri comunali che pensano la cosa pubblica possa essere gestita in maniera “privatistica" non rispettando norme e procedure, nei parlamentari regionali e nazionali, più abituati a fare passerelle demagogiche che studiare e trovare come legislatori i correttivi necessari, nei sindacalisti di casa nostra che non comprendono che il tema, anche delle tutele lavorative, va risolto dentro una vertenza di carattere regionale o meglio nazionale, essendo palese la carenza negli organici scolastici del personale ATA ed anche l'esigenza di provvedere con un necessario turnover ancorché meglio qualificando tale necessario personale anche in presenza dell'esigenza di un nuovo welfare scolastico - pedagogico con occhio più attento ai "disagi" ed esigenze degli studenti, nel rispetto del diritto costituzionale all'istruzione".

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