Maria Amatuzzo non si costituì parte civile nel processo per maltrattamenti nei confronti del marito
Il marito invece aveva presentato una querela per violazione degli obblighi di assistenza familiare
«I familiari le avevano consigliato di costituirsi parte civile nel processo per maltrattamenti nei confronti del marito e invece Maria Amatuzzo non lo volle fare perché, come riferito ai familiari, temeva una reazione». Lo dice l’avvocato Vito Cimiotta, difensore del padre della donna uccisa a coltellate dal marito Ernesto Favara alla vigilia di Natale. Per Favara, attualmente in carcere a Trapani, a fine mese inizierà il processo per maltrattamenti.
A ottobre 2022, invece, Ernesto Favara aveva presentato una denuncia nei confronti della moglie per violazione degli obblighi di assistenza familiare. Querela che, dopo due giorni, fu ritirata dallo stesso Favara.
Proseguono intanto le indagini della Procura di Marsala, si è svolto presso lo studio dell’ingegnere Giovanni Casano a Marsala (consulente incaricato dalla Procura) l’accertamento tecnico non ripetibile sui telefoni cellulari di Ernesto Favara, di Maria Amatuzzo e sul pc portatile che si trovava a casa dei due in via Cassiopea a Marinella di Selinunte.
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