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Castelvetrano | Cronaca

Matteo Messina Denaro e il suo rifiuto di un funerale in Chiesa

24 Settembre 2023 15:21, di Laura Spanò
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Il suo testamento in un pizzino che risale al 2013

Spuntano le ultime volontà di Matteo Messina Denaro e il rifiuto di un funerale in Chiesa. La volontà sarebbe stata scritta in un pizzino trovato dopo l’arresto. In quel pizzino l'allora latitante scriveva: “Non sono coloro che si proclamano i soldati di Dio a poter decidere e giustiziare il mio corpo esanime non saranno questi a rifiutare le mie esequie”. Il pizzino risale a dieci anni fa quando la Chiesa proclamò beato don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia, ribadendo la scomunica ai mafiosi e negandone i funerali. “Rifiuto ogni celebrazione religiosa perché fatta di uomini immondi che vivono nell’odio e nel peccato", aveva scritto Messina Denaro in un foglio di carta che i carabinieri del Ros hanno ritrovato nel covo di Campobello di Mazara all'indomani della cattura. "Non sono coloro che si proclamano i soldati di Dio a poter decidere e giustiziare il mio corpo esanime non saranno questi a rifiutare le mie esequie". "Il rapporto con Dio è personale, non vuole intermediari e soprattutto non vuole alcun esecutore terreno – annotava il latitante – . Gli anatemi sono espressioni umane non certo di chi è solo spirito e perdono". Infine scriveva: "Sono io in piena coscienza e scienza che rifiuto tutto ciò perché ritengo che il mio rapporto con la fede è puro, spirituale e autentico, non contaminato e politicizzato. Dio sarà la mia giustizia, il mio perdono, la mia spiritualità. Chi come oggi osa cacciare e ritenere indegna la mia persona non sa che non avrà mai la possibilità di farlo perché io non lo consento, non ne darò la possibilità".

Intanto ha superato un'altra notte Messina Denaro, in coma irreversibile da due giorni per le conseguenze del tumore al colon, ricoverato nella cella del reparto per detenuti dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila, viene assistito dagli specialisti della terapia del dolore che lo hanno in carico da alcuni giorni dopo la sospensione di qualsiasi terapia oncologica. Al paziente è stata sospesa l'alimentazione parenterale per endovena, come espressamente chiesto nel testamento biologico del mafioso, che ha chiesto espressamente di evitare l'accanimento terapeutico.

A Castelvetrano la situazione è vissuta in assoluto silenzio. Qui abita l’anziana mamma di Matteo Messina Denaro, Lorenza Santangelo, ammalata. All’ospedale de L’Aquila c’è la nipote, l’avvocato Lorenza Guttadauro, la figlia legittima del boss Lorenza e la sorella Giovanna. Sono loro che stanno seguendo le ultime ore di vita di Matteo Messina Denaro e, con molta probabilità, seguiranno poi il trasferimento del feretro al cimitero di Castelvetrano, dove verrà tumulato nella tomba di famiglia. La stessa dove è seppellito il padre Francesco Messina Denaro, morto invece da latitante e la cui salma fu fatta trovare nelle campagne di Castelvetrano già composta a lutto.
In città abita anche l’altra sorella del boss, Bice, mentre a Campobello di Mazara, dove il boss aveva trovato rifugio, vive invece il fratello Salvatore. L’ultima sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia, quella da sempre più vicina al boss, nome in codice «fragolona», si trova invece in carcere con l’accusa di associazione mafiosa.
 

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