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Operazione Alcatraz, ecco il pallone da calcio per introdurre cellulari e altro in carcere

14 Aprile 2023 13:31, di Redazione
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I carabinieri hanno reso note le fotografie del pallone sequestrato

I carabinieri hanno reso note le fotografie del pallone sequestrato durante l’operazione Alcatraz
eseguita ieri dai militari del Nucleo Investigativo di Trapani che hanno eseguito 24 misure cautelari.

Alcuni dei destinatari dei provvedimenti avrebbe modificato un pallone da calcio, svuotato della camera d’aria interna e riempito completamente di cellulari, carica batterie e auricolari, preoccupandosi di ricucire perfettamente la parte tolta, utile a riempire il pallone, dicono i carabinieri.

Una volta pronto il pallone sarebbe stato lanciato all’interno dell’istituto penitenziario da uno degli indagati come si evince dalle immagini riprese per le indagini.

Quattro i poliziotti penitenziari, oggi in pensione, che prestavano servizio alla casa di reclusione trapanese, coinvolti nell'operazione denominata Alcatraz. Uno è stato arrestato. Un altro, ritenuto dagli inquirenti il perno dell'attività corruttiva, è deceduto durante le indagini svolte tra il 2018 e il 2022. Altri due sono indagati.  

Dalle indagini è anche emerso che gli agenti infedeli presentavano certificazioni per attestare false malattie per poter così svolgere lavori extra, come fare il buttafuori nei locali notturni.Perno della corruzione, all'interno del Pietro Cerulli, era l'ex agente Francesco Paolo Patricolo, deceduto durante le indagini. Originario di Palermo, era accusato di aver introdotto droga e telefonini in cambio di denaro: 500 euro a consegna. Soldi, ma non solo. Perchè in cambio di favori, l'indagato riceveva anche biglietti per il teatro e anche un biglietto per assistere alla finale di Coppa Italia tra la Juventus e l'Inter.

In particolare l'ex poliziotto penitenziario avrebbe fatto avere telefonini cellulari a Nicola Fallarino, originario di Benevento, esponente della camorra e a Davide Monti, di Bari, affiliato alla Sacra Corona Unita. Il camorrista, inoltre, avrebbe ricevuto telefonini cellulari nascosti in un pallone di calcio che Roberto Fallarino avrebbe lanciato all'interno della casa circondariale mentre Vincenzo Piscopo faceva da “palo”.

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