Pillisio, pronto a rilevare il Trapani. Al mio fianco i trapanesi
L'imprenditore lombardo attende sviluppi sulla vicenda della società granata
"So che oggi pomeriggio il Comitato “C'è chi il Trapani lo ama” incontrerà il sindaco Tranchida per discutere sul futuro della società .  Questo mi ha frenato dall’essere già oggi in città per provare nuovamente a rilevare il Trapani Calcio. Loro sanno che c’è la mia disponibilità ad un progetto assieme, ne ho parlato anche con il dottor Andrea Bulgarella con cui abbiamo convenuto di incontrarci e verificare i punti di convergenza. Io sono pronto”. Così Simone Pillisio da noi raggiunte telefonicamente.
L’imprenditore lombardo operante nel settore del controllo qualità torna quindi a manifestare il suo interesse per rilevare la società granata
( dopo il fallimento della trattativa con Fabio Petroni “mai decollata, mi ha sempre impedito di vedere le carte societarie”) e dice di non avere paura per la situazione debitoria. “A Foggia abbiamo trovato un disastro, ci siamo rimboccati le maniche e il calcio è ripartito. Abbiamo lavorato, e ci piacerebbe farlo anche a Trapani, di concerto con la realtà locale. Noi non siamo colonizzatori non arriviamo, piantiamo bandiere e diciamo qui comando io." Pillisio sa che a Trapani c’è una forte diffidenza per chi viene da fuori, ma rileva come dopo l’esperienza foggiana ( ”dieci volte più pericolosa di Trapani” sottolinea come “  a noi piace lavorare con la realtà locale, se dovesse andare in porto l’acquisizione del Trapani Calcio ci confronteremo con gli imprenditori locali, le pubbliche amministrazioni, la tifoseria, la stampa. Siamo consapevoli della importanza che ha il calcio nella nostra realtà ”.
Simone Pillisio si spinge più avanti e ricorda come sia socio di Claudio Anellucci, agente Fia, e che hanno nella loro disponibilità un numero rilevante di giocatori sud americani “di qualità ”  che potrebbero essere tesserati “quasi a costo zero”. "Nello stesso giorno in cui dovessi rilevare, da solo o con il comitato con cui ho provato ad interloquire, la società , allora procederemmo immediatamente a tesserare questi giocatori che ci permetterebbero di affrontare un campionato sereno, e magari valorizzandoli fare plus valenza". Intanto oggi c’è da trattare con Pellino, “sia esso il vero proprietario del club, sia un prestanome". Possibilità di diventare il patron del Trapani?" Il 50 per cento” dice Pillisio .Sin qui l’imprenditore lombardo. Idee chiare, sempre con beneficio di inventario. Parole che sono convincenti, che prospettano una ipotesi lavorativa, disegnano scenari migliori del momento che stiamo vivendo. Anche se, onestamente, non è difficile. Le riportiamo per dovere di cronaca, senza volere sponsorizzare ed aprire linee di credito a nessuno. Se e quando eventualmente Pillisio rilevasse, da solo o in società , il Trapani Calcio ci sarebbe modo di poterle verificare.
Intanto, in attesa degli sviluppi della riunione di stasera tra il sindaco e il Comitato trapanese, continua l’era Pellino.
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