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Trapani | Cronaca

Scomparsa Angela Stefani. Ergastolo per Vincenzo Caradonna

24 Marzo 2021 18:13, di Laura Spanò
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Oggi la sentenza della Corte d'Assise di Trapani

Per giustificarsi Caradonna aveva raccontato che quella macchia di sangue era sua, ma i riscontri della scientifica lo hanno smentito. Nel processo si sono costituiti parti civili l'ex marito della Stefani, Rosario Scianna e i due figli della coppia Francesco e Antonino, assistiti dagli avvocati Giacomo Frazzitta, Piero Marino e Roberta Tranchida.

Vincenzo Caradonna fu arrestato con l’accusa di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere e detenzione di ordigni esplosivi. L'arresto di Caradonna arrivò dopo nove lunghissimi mesi di indagini minuziose condotte dai carabinieri della compagnia di Mazara del Vallo e della stazione di Salemi e dai militari del Ris di Messina. Della donna non si hanno notizie da fine gennaio 2019 e il cadavere non è stato mai ritrovato, sin da subito gli inquirenti puntarono il dito sull'ex compagno della Stefani, Vincenzo Caradonna. Nel corso delle indagini furono trovate tracce di sangue della vittima nella sua abitazione. Angela Stefani, 48 anni, originaria di Sasso Marconi nel Bolognese, abitava a Salemi, da diversi anni, era stata sposata con Rosario Scianna dal quale aveva avuto due figli di 22 e 20 anni, da tempo conviveva con Vincenzo Caradonna. A fine gennaio si persero le tracce e il suo cellulare risultava sempre spento. A denunciarne la scomparsa era stato proprio l’ex marito, Rosario Scianna, con il quale Angela Stefani. Del caso si occupò anche la trasmissione “Chi l’ha visto?”, ai cui microfoni Vincenzo Caradonna aveva detto che “la donna si era allontanata più volte, che non sapeva dove fosse, che andavano d'accordo anche se ogni tanto alzava la voce, ma solo perchè aveva il tono della voce alta”. Caradonna, originario di Salemi, si era reso irreperibile ma i carabinieri lo avevano poi rintracciato in casa della sorella. Si era trasferito lì da quando l'abitazione, dove viveva con Angela, era stata posta sotto sequestro. Gli uomini del Ris di Messina avevano passato al setaccio quella casa, trovarono diverse tracce di sangue. Insomma c’era stato un grossolano tentativo di bonificare l’ambiente del soggiorno, ma i segni del sangue non sono sfuggiti al luminol. Secondo la ricostruzione dei militari la donna sarebbe stata vittima di un’aggressione subendo almeno sei colpi. Il tragico epilogo della vicenda insomma, sarebbe stato il culmine di una storia di violenze domestiche. Gli investigatori avevano anche analizzato i tabulati del cellulare della donna scomparsa e dell’indagato, oltre che sentire parenti e conoscenti. Diverse testimonianze avrebbero messo in evidenza la personalità violenta dell’indagato. Il corpo di Angela Stefani fino ad oggi non è stato rinvenuto e le ricerche dei carabinieri nella zona sono continuate per mesi. Sono stati ispezionati terreni e abitazioni ed effettuate ricerche anche nei pozzi e nei laghetti dei dintorni di Salemi, anche con l’impiego di cani ed elicotteri. Poi quelle tracce di sangue e la svolta nelle indagini con l’arresto ad ottobre scorso di Vincenzo Caradonna, con l’accusa di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere e detenzione di ordigni esplosivi. Ora la sentenza che condanna l'uomo all'ergastolo.

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