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Trapani | Cronaca

Processo Borranea, assolti Damiano e De Lio

03 Ottobre 2019 18:47, di Laura Spanò
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Non ci fu nessuna interruzione di pubblico servizio

L’ex sindaco di Trapani Vito Damiano è stato assolto “per tenuità del fatto”, mentre l’ex comandante dei vigili urbani del capoluogo, Biagio De Lio, perché “il fatto non costituisce reato”.
Questa la sentenza del processo che vedeva , Damiano e De Lio, imputati di interruzione di pubblico servizio, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Trapani, Chiara Badalucco.
Lo stesso pubblico ministero Antonio D’Antona, aveva, al termine della sua requisitoria ribadito “Vanno assolti”.

I fatti.  Il 6 marzo del 2015, durante una delle tante emergenze legate alle discariche sature in Sicilia, la Regione aveva autorizzato la società Belice Ambiente a conferire i rifiuti nella discarica di Borranea, gestita dalla Trapani Servizi. Il sindaco Damiano emanò una ordinanza con la quale vietava proprio alla Trapani Servizi, società partecipata al 100 per cento dal Comune, di acquisire, in discarica, rifiuti provenienti da altro territorio.
Di fatto, Damiano aveva vietato il conferimento in discarica ai mezzi che raggiungevano contrada Borranea e provenienti dagli undici  Comuni di riferimento della Belice Ambiente, oltre Terrasini. Una decisione che Damiano  prese  perché  temeva il veloce esaurimento della capienza della discarica così da provocare conseguenze per il capoluogo.
Lo stesso PM D'Antona, nel corso della sua requisitoria, aveva ricostruito la vicenda evidenziando il contenzioso che esisteva tra Comune e Regione, riconducendo l'ordinanza del sindaco ad un atto politico.
“E' stata una forma di protesta del sindaco, vivace quanto azzardata, frutto di una pressione molto elevata. Non  siamo stati mai dinanzi - aveva sostenuto il PM - ad una interruzione di pubblico servizio ma semmai ad un disservizio”.
D'Antona aveva  riferito della testimonianza dell'allora prefetto Leopoldo Falco che aveva evidenziato come,  a meno di 24 ore dall'assunzione del provvedimento, il sindaco Vito Damiano si era attivato con la prefettura per rivedere il provvedimento tanto che l'ordinanza “cessò nel giro di pochi giorni”. Ordinanza in merito alla quale il pm D'Antona aveva  ribadito  “non si può parlare di dolo. E' stato semmai un atto “amministrativamente non correttamente adottato”.
Insomma, tutto faceva comprendere come si trattasse più di un illecito amministrativo che penale, "censurabile sotto i profili amministrativi, ma la condotta non è da qualificare come un fatto delittuoso".
L'ex comandante dei Vigili Urbani Biagio De Lio era stato imputato in quanto, da comandante della polizia municipale, aveva disposto un servizio che impediva agli autocompattatori di altri Comuni di accedere a Borranea.
In relazione a tutto questo  c’era stata la conseguenziale doppia richiesta di assoluzione “per insussistenza del fatto” dinanzi all'evidente “mancanza del dolo”. Il processo era proseguito il 19 settembre con la discussione delle difese e della parte civile.
Stamane la sentenza che assolve Damiano e De Lio.

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