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Incendi nel trapanese, presi di mira Scopello, Calatafimi e le Saline - Trapani Oggi

Castellammare del Golfo | Cronaca

Incendi nel trapanese, presi di mira Scopello, Calatafimi e le Saline

09 Settembre 2022 21:52, di Laura Spanò
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Non è esclusa la matrice dolosa

Forestali, vigili del fuoco, protezione civile, Croce rossa e poi a supporto anche carabinieri, polizia e polizia municipale. Sono le forze intervenute poco dopo le 19 di ieri e che fino a stamane nella zona di Scopello hanno lavorato per domare l'incendio scoppiato nella zona di Visicari e contrada Sarmuci e poi allargatosi fino al grande parcheggio del Borgo, verso torre Bennistra.

Alle 19 poi è scoppiato il primo intervento sulla Statale Alcamo-Calatafimi, spento nel giro di qualche ora. Nello stesso tempo Scopello, un inferno. Fiamme altissime. Grazie alla presenza delle forze da terra si è evitato il peggio. Ma si è temuto ad un certo punto per le abitazioni e le strutture ricettive. L'incendio infatti complice il forte vento di scirocco che improvvisamente si è alzato ed ha girato repentinamente, ha raggiunto il parcheggio di Scopello e il borgo si è riempito di fumo tanto che per sicurezza i vigili hanno fatto allontanare tutti. Ma nello stesso momento il fuoco ha raggiunto torre Bennistra e anche qua la paura è stata tanta.

La Croce rossa è intervenuta in tre casi. Due forestali hanno riportato piccole ustioni e sono stati medicati e poi un altro forestale nel corso delle operazioni di spegnimento è scivolato e quindi anche in quel caso è servito il loro intervento medico.

Nella notte il fuoco ha ancora cambiato direzione fino a raggiungere contrada Grotticello. Si temeva per il resort che si trova lì e allora per precauzione anche in questo caso sono stati fatti allontanare tutti i turisti fino a quando la zona non è stata messa in sicurezza, noi siamo stati là come supporto”. I forestali sono rimasti per la bonifica di tutti i luoghi percorsi dalle fiamme.

Sono state ore di fuoco anche in contrada Gelferraro a Calatafimi. La forestale e la protezione civile hanno lavorato dalle 10 e fino alle 23 prima di avere ragione delle fiamme. Mentre altri tre incendi sono scoppiati ancora una volta nella riserva delle Saline di Trapani e Paceco in territorio di Nubia. Così com'è accaduto lunedì e martedì scorso, ieri mattina il primo incendio è scoppiato attorno alle ore 10, ancora a danno della vegetazione alofila presente lungo il litorale di Nubia. L’area ricade in zona B e conduce all’antica torre di avvistamento. Il personale della Riserva ha allertato attraverso il numero di emergenza i vigili del fuoco di Trapani che sono intervenuti spegnendo il rogo e bonificando l’area.

Poco dopo le 14.30 le fiamme hanno ripreso a bruciare, ancora a danno di aree lungo il litorale. Un ulteriore intervento delle squadre antincendio di Protezione Civile ha evitato che il fuoco si propagasse fino alle abitazioni e alle attività presenti in loco. Ma non è finita, alle 18 un nuovo incendio. Anche in questa occasione l’intervento dei vigili del fuoco coadiuvati dalla polizia municipale di Paceco e dai carabinieri della locale stazione, ha evitato il peggio. "Quello che sta accadendo in questi giorni è molto grave - denuncia il presidente del Wwf Italia, Luciano Di Tizio – La Riserva è chiaramente sotto attacco, preda di azioni criminali che stanno distruggendo un patrimonio naturale di immenso valore per la collettività. Gli interventi di prevenzione eseguiti nelle aree più a rischio dal Wwf, ente gestore della Riserva, non sono più sufficienti. Occorre rafforzare le attività investigative sia per prevenire i rischi che per accertare le responsabilità e servono condanne severe per i responsabili». Di fronte a questi ennesimi episodi la direttrice della Riserva Silvana Piacentino ha contattato la prefettura per chiedere maggiori controlli nel perimetro dell’area protetta che si estende per oltre mille ettari tra i territori di Paceco, Trapani e Misiliscemi.

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